La grande popolarità della cartomanzia a un vasto pubblico si deve senza dubbio a Jean-Baptiste Alliette il Giovane, noto come Etteilla.
Jean-Baptiste nasce a Parigi nel 28 agosto 1738, probabilmente figlio di una commerciante di cereali e di un ristoratore.
Nel 1770, Jean-Baptiste pubblica il suo primo libro Etteilla, ou maniere de se récréer avec un jeu de cartes (Un modo per intrattenersi con un mazzo di carte) con lo pseudonimo di Etteilla, che è semplicemente il suo cognome scritto al contrario. L’opera costituisce a tutti gli effetti il primo libro di metodi di divinazione dei Tarocchi.
Poco si sa di come Etteilla sia stato introdotto al gioco delle carte. Molti sostengono che sia ispirato alle teorie del pastore e occultista protestante svizzero francese Antoine Court, che si faceva chiamare Court de Gébelin, considerato il fondatore della divinazione dei Tarocchi. Nel 1781, Court de Gébelin pubblica infatti la sua opera Le Monde primitif, in cui sostiene che i Tarocchi siano in realtà un antico libro egizio di saggezza arcana.
D’altra parte Etteilla in Manière de se récréer avec le jeu de cartes nommées Tarots nel 1785 afferma di essere stato introdotto all’arte della cartomanzia nel 1751 da un occultista piemontese, cioè molto prima dell’avvento di Court de Gébelin.
Etteilla è convinto che il mazzo di Tarocchi nasca in seno alla cultura egizia, anche se, proprio come Court de Gébelin, non ha prove a riguardo. Sostiene infatti che i Tarocchi siano comparsi nelle lastre incise da alcuni sacerdoti ne il Libro di Thoth, 171 anni dopo il Diluvio Universale.
La particolarità di Etteilla risiede nel fatto che è il primo a distinguere nei Tarocchi un legame con l’esoterismo.
A differenza degli altri cartomanti dell’epoca che studiano le carte dei Tarocchi singolarmente, Etteilla considera i Tarocchi nel suo insieme, interpretandoli come geroglifici, collegandone i vari significati e arricchendoli con l’interpretazione degli aspetti astrologici e alchemici. Dona inoltre a ogni carta due parole chiave, dando particolare importanza alla posizione dritta o rovesciata.
Nel 1788 forma la “Société des Interprètes du Livre de Thot”, un gruppo di studio sull’interpretazione dei Tarocchi. L’anno successivo Etteilla pubblica una prima versione del suo mazzo, il Livre de Thoth, o il grande jeu des 78 tarots egyptiens (Libro di Thoth, o il grande gioco delle 78 carte dei Tarocchi egiziani). Solo poche carte si tramandano negli anni, ma fortunatamente un discepolo di Etteilla riesce a farne stampare una versione completa nel 1804, “Le Grande Etteilla”.
Nel 1790 Etteilla fonda la “Nouvelle Ecole de Magie” (Nuova Scuola di Magia). Nello stesso anno, pubblica Cours théorique et pratique du Livre du Thot (Corso teorico e pratico nel libro di Thot), che include le sue rielaborazioni di quelli che in seguito sarebbero stati chiamati “Arcani maggiori” e “Arcani minori”, nonché l’introduzione dei quattro elementi e astrologia.
Sono davvero scarse le notizie sulla vita di Etteilla. Alcuni lo descrivono come un parrucchiere o un produttore di parrucche piuttosto ignorante, anche se Etteilla si presenta nelle sue opere come insegnante di algebra. Come sua madre, sarebbe stato prima mercante di cereali e poi, dal 1768 circa, commerciante di stampe. Sposa Jeanne Vattier nel 1763 e muore il 12 dicembre 1791.